Nelle lontane isole francesi della Reunion a 800 chilometri dal Madagascar l’euro – si legge in Euroitalia, pubblicazione periodica del Ministero delle Finanze – e’ sbarcato con 36 ore di anticipo, alle Eolie l’euro e’ sbarcato soltanto il 2 gennaio. Del resto da queste parti lo chiamano ”eulo”. Enon solo perche’ da sempre si considerano ”La repubblica autonoma delle Isole Eolie”, come sottolinea il nuovo sindaco di Lipari, Mariano Bruno, ma soprattutto perche’ qui la moneta unica e’ arrivata, come tutto nelle isole del dio Eolo, soltanto quando il vento lo ha permesso. Ventimila euro sono sbarcati a Filicudi per i duecento abitanti invernali, cinquemila ad Alicudi, l’isola piu’ piccola. Anche nell’ elegante Panarea la moneta europea e’ arrivata con un giorno di ritardo. E’ stato lo stesso direttore del Banco Antonveneto, Piero Subba, che approfittando della schiarita del tempo si e’ imbarcato sull’ Aliscafo per andare a rifornire di banconote l’unico bancomat del piccolo gioiellino tra i tanti ”gioielli” delle Eolie. Ironia della sorte, dopo aver pagato in euro il biglietto di ritorno dell’ aliscafo (unico a farlo), l’agenzia Siremar gli ha dato il resto in lire. Le nuove eurobanconote – scrive ancora Euroitalia – sono arrivate per i 40 abitanti di Ginostra, il porticciolo piu’ piccolo del mondo sull’ Isola di Stromboli, con la barchetta che le ha ritirate in mezzo al mare dalla nave per Napoli ferma al largo. Come dal cilindro del cappellaio magico, intanto, sono sbucate dalle case e dalle casse dei negozi, milioni in monete da cento, duecento e cinquecento lire. Racconta ancora il direttore dell’Antonveneto: ”prima non si trovavano mai monetine, il primo giorno, il 2 gennaio, ricordo che c’e’ stato chi ci ha portato anche un milione in monete”. Per guadagnare tempo gli sportelli bancari hanno rilasciato la ricevuta, per chi ha versato migliaia di spiccioli sul proprio conto, senza contare le monetine, sulla parola dei clienti. ”Conteremo le monetine entro la fine di gennaio – assicura Subba – se qualcuno ha voluto fare il furbo, gli chiudo il conto e poi vediamo come fa…”.
18/01/2002