Riportiamo un articolo pubblicato oggi sulla “Gazzetta del Sud” a firma Salvatore Sarpi

 

LIPARI – Torna alla carica il vicepresidente del consiglio comunale di Lipari, Giulio China sulle problematiche della sanità eoliana «sinora irrisolte nonostante le tante promesse». Dopo il cambio della guardia al vertice dell’Ausl 5 – scrive in una lettera al direttore generale Stancanelli –, non riusciamo a cogliere alcun segno di cambiamento nella gestione e a verificare impegni precisi protesi a migliorare la stessa qualità dell’assistenza sanitaria. Si tratta di problemi antichi che attraversano tutti i settori dell’assistenza: dall’ospedale al centro di riabilitazione, all’igiene pubblica, alla psichiatria, dalla medicina di base a quella specialistica». Il vicepresidente del consiglio comunale di Lipari, ponendo l’accento sull’esiguità di personale medico, in particolare di specialisti, ha ribadito come «più volte e invano è stata chiesta a Lipari una postazione fissa del 118 che provveda al trasferimento interisole dei pazienti». China ha chiesto al direttore generale dell’Ausl 5 di attivarsi per migliorare la qualità dell’assistenza e rimuovere gli ostacoli che si frappongono alla urgente risoluzione dei problemi. Al sindaco di Lipari Mariano Bruno, a cui la lettera è stata inviata per conoscenza, è stato chiesto di promuovere, in tempi brevi, l’istituzione di una speciale commissione sanità che vigili sui problemi dell’assistenza sanitaria. E per restare in tema di problematiche sanitarie c’è da evidenziare una lettera aperta inviata da Panarea al sindaco di Lipari Mariano Bruno, dove un gruppo isolani gli chiedono di attivarsi per garantire un pronto soccorso sia per i residenti che i turisti: «in questi giorni a Panarea – si legge nella nota –, si sono verificati fatti incresciosi legati all’emergenza sanitaria, a causa del malfunzionamento dei sistemi di soccorso collegati al numero 118. Vogliamo sensibilizzare l’Amministrazione comunale di Lipari affinché si adoperi a garantire agli abitanti dell’isola, durante tutto l’anno, la sicurezza di poter raggiungere l’ospedale in caso di malore o incidente. L’isola dispone soltanto di un servizio di Guardia medica ma sfornito delle apparecchiature adeguate ad effettuare un primo soccorso. Poi, il medico di guardia, in caso di chiamata, deve raggiungere il paziente a piedi. Di notte tutto ciò diventa ancora più problematico. A volte deve sperare di trovare un passaggio da qualche residente o turista».

06/05/2002

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