Come ogni anno, con l’approssimarsi della stagione estiva, inizia l’assalto dei “pendolari del mare” che, sempre in maggior numero, affollano i barconi che giornalmente fanno la spola tra le isole, alimentando sempre più il cosiddetto turismo “mordi e fuggi”. Niente di male, per carità, ma il diffondersi di questo fenomeno, tenuto soprattutto conto delle scarse capacità ricettive degli approdi, già affollati da aliscafi e barche private, della sicurezza personale stessa di questa tipologia particolare di turisti, del tipo di economia a cui sono legate le isole e, non ultimo, anche i problemi di igiene pulizia legati a questo fenomeno, dovrebbe far riflettere chi di dovere sulla necessità di una corretta regolamentazione anche di questo settore. Ad esempio, valutando, se necessario, come del resto già fatto da alcune “città d’arte”, la possibilità di introdurre un ticket di ingresso che possa contribuire al sostenimento degli oneri che questo tipo di turismo comporta, e l’effettuazione sistematica di maggiori controlli sui battelli che prestato questo servizio che, spesso troppo affollati, potrebbero essere vittime inconsapevoli di chi vuole sfruttare la confusione per scopi non proprio “civili”.
05/04/2002