”Siamo abbandonati a noi stessi. Qui lo Stato non e’ presente”. E’ un accorato grido d’allarme quello lanciato da Panarea (350 abitanti in inverno, migliaia in estate) da Giuseppa Mandarano, 57 anni, da 38 titolare di un ristorante dell’isola. Sposata, tre figli, due dei quali lavorano con lei da giugno a settembre, la signora Pina lamenta soprattutto l’ assenza delle forze dell’ ordine nell’ isola, che nei mesi estivi e’ presa d’ assalto da migliaia di turisti e dai vip con i loro yacht. ”Per fare ritornare i carabinieri che sono andati via il 31 ottobre ho scritto anche al ministro della Difesa Antonio Martino – afferma – l’ unica vigilessa che c’ era e’ andata via nei mesi scorsi”. La signora Mandarano e’ ”allarmata per i pericoli che l’ assenza dei carabinieri potrebbe provocare per l’ aumento di rapine soprattutto in estate”. Da luglio infatti ”circa tremila turisti giungono quotidianamente con i traghetti nell’ isola – sostiene – e non ci sono le strutture ricettive per accoglierli. Il porticciolo e’ troppo piccolo: sarebbe auspicabile che fosse allargato’. La signora Pina ha lanciato anche un appello ai politici in vista delle elezioni comunali del 25 novembre a Lipari, da cui Panarea dipende amministrativamente. ”Intanto – spiega – bisognerebbe aumentare la frequenza delle corse degli aliscafi per migliorare i collegamenti con l’ isola”. Ma le osservazioni della titolare del ristorante non si fermano qui: ”Il nuovo serbatoio dell’ acqua costruito 20 anni fa – racconta – non e’ entrato ancora in funzione per un ballottaggio di competenze tra enti pubblici”. E ancora: ”nonostante paghiamo un sacco di soldi per la tassa sui rifiuti la spazzatura – dice – non viene raccolta efficacemente perche’ la nave per portarla via non arriva ogni giorno e a volte i rifiuti restano abbandonati sul molo dell’ isola: certamente un cattivo biglietto da visita per i turisti”.
28/12/2001